
Editoriale
Oltre il postmoderno: verso un nuovo paradigma estetico quantistico
Oltre il racconto sul potere e sul fascino che produce il denaro: una critica d’arte per l’era dell’entanglement

- Giugno 28, 2025
di Giuseppe Siano
Teorico dell’arte
Il postmoderno ci ha lasciato in eredità un relativismo concettuale oramai sterile. Ma mentre il mercato celebra il già sentito, una nuova generazione di artisti e teorici esplora altre strade che ai più possono apparire radicali.
Il superamento della crisi attuale dell’arte passa attraverso l’elaborazione di un nuovo paradigma critico che sappia coniugare le acquisizioni delle neuroscienze cognitive con le potenzialità delle neotecnologie, per rinnovare e adeguare l’epistemologia del giudizio estetico ai nostri tempi.
Gilles Deleuze parlava di punto di vista come strumento di decodifica. Oggi, la teoria dei qubit ci offre una metafora perfetta: un’opera d’arte può trovarsi in una situazione di 0 e 1 simultaneamente, come il gatto di Schrödinger.
Contro la “democrazia corrottа” in un sistema in cui “il denaro è l’unico valore riconosciuto”, potrebbe essere un’alternativa seguire alcuni “sentieri interrotti” (Heidegger) per “fare luce” sull’arte. Contro la oramai sterile ideologia del mercato si potrebbe sviluppare una teoria della falsificazione applicata all’arte (Popper), insieme a nuovi parametri di valutazione che non tengano conto solo del valore finanziario-concettuale dell’oggetto artistico, per un’ecologia innovativa del sistema dell’arte.
E la teoria dei qubit offre una metafora potentissima per ripensare ciò che abbiamo individuato come sentire estetico in relazione a ciò che ancora pensiamo come procedimento critico:
- La sovrapposizione degli stati (opera come sistema complesso)
- L’entanglement (relazioni non-locali tra opera, contesto e percezione)
- Il collasso della funzione d’onda (il momento interpretativo)

In basso un particolare
"La prossima rivoluzione artistica nascerà nei laboratori dove si sperimenta la simbiosi tra arte e scienza: tra informazioni codificate in qubit ed emozioni trasmesse attraverso modelli logici e percepite per mezzo d’impulsi elettronici che stimolano direttamente la cognizione nel cervello."


Un manifesto per il futuro
Ecco cosa possono fare gli artisti contemporanei, cominciando dall’abbandonare i modelli linguistici della comunicazione del passato, con l’esplorare il”sentire” attraverso i modelli emergenti dalle neuroscienze e dalla teoria dell’informazione, e infine sfidare il mercato attuale fondato sul semplicistico valore economico-finanziario con opere che non possono essere più trasmesse, classificate e analizzate secondo i modelli cognitivi del passato.
Come teorico impegnato da quarant’anni in questa ricerca, propongo inoltre di abbandonare i linguaggi istituzionalizzati, di ripensare la formazione degli artisti e dei critici, di creare laboratori interdisciplinari e di sviluppare nuovi modelli espositivi che tengano conto dell’entanglement attuale, che emerso con la scienza, tra materia e energia.

Beyond Postmodernism: Towards a New Quantum Aesthetic Paradigm
Beyond the Dictatorship of Money: An Art Criticism for the Era of Entanglement
Postmodernism has left us a legacy of sterile relativism. But while the market celebrates the already heard, a new generation of artists and theorists explores radical paths.
Overcoming the current crisis of art passes through the development of a new critical paradigm that can combine the acquisitions of cognitive neuroscience with the potential of new technologies, for a renewed epistemology of aesthetic judgment.
Gilles Deleuze spoke of point of view as a decoding tool. Today, the theory of qubits offers us a perfect metaphor: a work of art can be 0 and 1 simultaneously, like Schrödinger’s cat.
Against the “corrupt democracy” in a system where “money is the only recognized value”, there is an alternative, against the ideology of the market it is necessary to develop a theory of falsification applied to art (Popper), new parameters of evaluation beyond financial value, and an ecology of the artistic system.
And qubit theory offers a powerful metaphor for rethinking criticism:
- The superposition of states (work as a complex system)
- Entanglement (non-local relationships between work, context and perception)
- The collapse of the wave function (the interpretative moment)
"The next artistic revolution will be born in laboratories where the symbiosis between art and science, between qubits and emotions is experimented."
A Manifesto for the Future
Here is what contemporary artists can do, starting by abandoning the languages of the past, to explore feeling through neuroscience and information theory, and finally challenging the market with works that refuse to be quoted.
As a theoretician who has been engaged in this research for forty years, I also propose abandoning institutionalized languages, rethinking the training of artists and critics, creating interdisciplinary laboratories and developing new exhibition models.
The real challenge of our time is not technological, but philosophical: only by rethinking the very foundations of aesthetic “feeling” will we be able to emerge from the current crisis. As the history of art demonstrates, all true progress comes from the courage to question the dominant paradigms.

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