VISITA AL MAM

Siamo felici di guidarvi in questa visita guidata, consentita dal mezzo virtuale anche al termine della mostra, attraverso le fotografie delle esposizioni della 1a edizione della Biennale di Cosenza. La visita inizia dall’androne del prestigioso Palazzo Carical, attualmente di proprietà della Provincia di Cosenza. Entrando dal grande portone e attraversando l’androne colonnato, a sinistra vi è l’ingresso alle sale espositive.

La prima sala è dedicata all’ufficio informazioni, dove i nostri addetti, della nostra associazione e delle associazioni ANGSA e 3×21 i sogni di Saveria, sono stati lieti di accogliere i visitatori e distribuire loro il materiale informativo. In distribuzione qui anche il Catalogo della Mostra, stampato con tecniche all’avanguardia, di alta qualità per durare…

…nel tempo, e curato in ogni particolare, in tiratura limitata per rispettare l’ambiente. Potete consultare gratuitamente una copia del catalogo digitale qui. Ciascun visitatore ne ha potuto ricevere in prestito all’ingresso una copia cartacea, da consultare durante la visita, e da restituire al termine della stessa, o scegliere di tenere versando una piccola quota a contributo spese.

Entriamo quindi nel vivo, da sinistra, entrando nelle luminose sale con le ampie vetrine affacciate su Corso Telesio. Qui trovate tre grandi sale dedicate alle mostre personali dei 2 Maestri invitati dalla Commissione Scientifica della Biennale, rispettando il principio della parità di genere. I protagonisti…

… di questa sezione sono Alfredo Granata, di Celico, e Maria Credidio, di S. Demetrio Corone. La prima sala è dedicata a Domus Magma, la personale di Alfredo Granata, con opere dai colori vividi e dalle dimensioni varie, incluse opere di grande formato. L’installazione instabile, voluta dal maestro, sottolinea la precarietà della vita umana e della sua espressione artistica.

Proseguendo, arriviamo a una sala intermedia in cui confluiscono le opere dei 2 Maestri, quindi anche quelle di Maria Credidio, caratterizzate da un linguaggio espressivo aniconico e privo di colore. La sala successiva è interamente dedicata alla sua mostra personale, “Fuori Corpo”, con grandi installazioni a pavimento e a parete, in bianco e nero, contraddistinte dalle sue tipiche tele sagomate. Passando attraverso un corridoio, accediamo alla Sezione Ospiti, in cui sono presenti…

… 6 artisti provenienti dalle altre regioni d’Italia, tutti artisti storicizzati, di grande rilievo nel panorama artistico nazionale e internazionale, tutti di origini meridionali. Dunque iniziamo dalla prima piccola sala, dedicata all’artista Melchiorre Napolitano, la prima di sei salette riservate agli artisti Ospiti, contenente opere pittoriche verticali di grande formato. Attraversando un ampio passaggio, entriamo in una sala più lunga contenente le opere, anch’esse pittoriche, di 2 artisti, Andrea Vizzini e Lucio Afeltra, artisti che con linguaggi opposti si esaltano a vicenda: Vizzini più figurativo, Afeltra decisamente astratto. A destra poi, adiacenti alla grande sala degli artisti Emergenti, si trovano le varie salette. La prima contiene l’installazione di Carmine Calvanese, artista Ospite, con un monitor che proietta un video in loop, illustrando le stratificazioni delle opere alle pareti, create con l’ausilio dell’intelligenza artificiale e accompagnate da un sottofondo musicale. Nella sala sono disponibili sedie per assistere comodamente al video. Rientrando nella sala centrale, possiamo visitarne un’altra, contenente l’installazione di Luca Granato, artista Emergente, realizzata in cemento, nastro tensore e un giubbotto ritrovato sulla spiaggia di Cutro. Dalla stessa saletta si accede a quella attigua…

… più ampia, che espone le 4 opere scenografiche a pilastro di Enzo Venezia, con colonne in legno e sportelli che il visitatore può liberamente aprire e chiudere, e 2 suoi grandi acquarelli a parete. La piccola sala adiacente è invece riservata a un monitor con due video, il primo di Wilsona Tafani (Milwa) e il secondo della performance di Luca Granato, tutti visibili sul nostro canale YouTube tramite i link disponibili in questa pagina e nelle schede personali degli artisti. Tornando nella sala centrale, si può accedere all’ultima saletta dedicata agli artisti Ospiti, a Giovan Battista De Angelis, contenente una grande opera circolare sagomata e ad altorilievo, illuminata a LED e installata a cavalletto, e due opere a parete con margini ondulati. Procedendo, ci spostiamo quindi nella sala centrale, dedicata agli artisti giovani Emergenti, provenienti principalmente dall’Accademia di Catanzaro, che non superano i quarant’anni. Qui ci sono le opere di Rossella Barbante – una grande opera a parete, una scultura su supporto – e il dittico di Maria Villirillo, insieme alle opere iperrealistiche di Antonio Iannizzi. Continuiamo con il trittico di Giada Pugliese, le opere di Bislak e le creazioni di Bandini Blues. Vediamo poi le due sculture di Cristina Russo, seguite dalle opere di Tania Bellini, un’acquaforte e una scultura stampata in 3D. Infine, il trittico di Gloria Marrazzo unisce scultura e pittura, mentre al centro della sala si trovano due opere modulari in carta, di Marta Critelli, una circolare nera e l’altra trapezoidale in colori vivaci. Accedendo di nuovo nella sala informazioni, concludiamo la visita alle esposizioni della 1a biennale di Cosenza, “Transizioni” 2024.

Arrivederci alla prossima edizione